Bibliografia
Discorsi

1934-1968
- La Formazione
- Inizio dell'attività politica


LA FORMAZIONE
Bettino (diminutivo di Benedetto) Craxi nacque a Milano il 24 febbraio del 1934. Il padre Vittorio era originario di Messina, emigrato a Milano dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, e la madre Maria Ferrari era di S. Angelo Lodigiano. Ebbero altri due figli, Antonio e Rosilde.
Negli anni della guerra, mentre Bettino frequentava la scuola elementare al collegio De Amicis di Cantù, il padre aprì uno studio legale e si inserì nella vita politica cittadina. Dopo la distruzione del primo ufficio durante un bombardamento alleato, il secondo studio si trasformò in sede di incontri clandestini fra persone ostili al regime fascista. Vittorio aderì alla Resistenza entrando nell’esecutivo del Partito Socialista, e al termine della guerra fu nominato prima viceprefetto di Milano e successivamente prefetto di 2° classe a Como. Impegnato anche nella vita di partito, Vittorio partecipò alle elezioni politiche del 1948, ma senza successo. Già allora, Bettino svolse un ruolo molto attivo nella campagna elettorale del padre; colse la debolezza del Psi fra i partiti di massa, e la predominanza del Pci tra i partiti del Fronte Democratico Popolare.
A diciotto anni, terminato il liceo, Bettino si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Milano, seguendo la direzione paterna. Sostenne diversi esami, ma non completò mai il percorso di studi.

Biografia

Contemporaneamente, nel 1952, maturò la decisione di iscriversi al partito, presso la sezione di Lambrate. Furono anni di grande attivismo universitario, con la fondazione del Nucleo universitario socialista entrò nel gruppo Università Nuova, aderente al Cudi (Centro universitario democratico italiano), l’organizzazione studentesca che nei primi anni dell'Unuri (Unione nazionale universitaria rappresentativa italiana) raggruppava le forze della sinistra frontista. Tenne i primi discorsi in pubblico, organizzò conferenze, dibattiti, proiezioni cinematografiche, ed entrò a far parte del Comitato provinciale del Psi milanese.

L’INIZIO DELL’ATTIVITA’ POLITICA
Con le associazioni universitarie visitò i paesi del socialismo reale a metà degli anni cinquanta. Nel 1956, in qualità di vicepresidente nazionale dell'Unuri e dirigente della Federazione giovanile socialista, si recò a Pechino e poi, come delegato del Cudi, a Praga. Nella città ceca conobbe Jiri Pelikan, presidente dell'Uie (Unione internazionale degli studenti). A seguito dei fatti di ottobre in Polonia presentò al Direttivo provinciale del Psi, insieme ad altri giovani militanti, una mozione in cui si esprimeva solidarietà nei confronti dei giornalisti di «Po Prostu», quotidiano colpito dalla censura e poi soppresso. L’osservazione diretta del mondo comunista e, soprattutto, la conoscenza personale dei dissidenti ungheresi e polacchi consolidarono in lui la necessità di differenziare la politica del Psi da quella del Pci. L'invasione sovietica dell'Ungheria (1956) spinse Nenni ad un definitivo ripudio della fallimentare esperienza frontista. Per Craxi era giunto il momento dell'irrevocabile distacco dalla politica filocomunista in favore di una svolta del tutto autonoma del Psi. Con il gruppo di giovani che condivideva questa linea, Craxi fondò «Energie nuove». Da Milano ebbe inizio la battaglia di un gruppetto dei giovani autonomisti: Durante, Cocucci, Turri e Natali. Al nucleo originario se ne unì un altro, composto tra gli altri da Carlo Tognoli, Giorgio Gangi, Luigi Vertemati, i fratelli Baccalini. Al Congresso di fine anno, gli autonomisti conquistarono la maggioranza: Guido Mazzali e Giovanni Mosca divennero rispettivamente segretario e vicesegretario.
Sempre nel 1956, alle elezioni amministrative di novembre, Craxi si presentò nella lista del Psi e fu eletto consigliere comunale a S. Angelo Lodigiano, paese natale della madre. Al Congresso di Venezia, dal 6 al 10 febbraio 1957, venne eletto nel Comitato centrale del Psi dagli autonomisti di Nenni.
Insieme ai giovani universitari socialisti, Craxi entrò nell'Unione goliardica italiana (Ugi) e svolse un’intensa attività interna e internazionale. Partecipando a meeting e congressi studenteschi in Cina, in Perù, in Africa settentrionale, a Londra e a Parigi sviluppò una rete di relazioni internazionali che mantenne anni dopo anche nel partito.
Quando, nel 1958, una coalizione composta da radicali, comunisti e sinistra socialista lo mise in minoranza, dapprima nell'Unuri, poi nell'Ugi, Craxi tornò a dedicarsi prevalentemente alla vita di partito. Fu inviato da Mazzali a Sesto S. Giovanni come responsabile di zona. Nella “Stalingrado d’Italia” il contatto quotidiano con la classe operaia impegnata in lotte sindacali rappresentò una tappa fondamentale della sua formazione. 
In seguito alle elezioni amministrative del 1960, Craxi entrò nella giunta milanese amministrata da cattolici e socialisti come assessore all’Economato. Riconfermato consigliere nel novembre 1964, proseguì il suo impegno pubblico come assessore alla Beneficenza e Assistenza fino a quando, eletto segretario federale nel 1965, lasciò l’assessorato per dedicarsi al partito.


 

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